Statuto
Art. 1) – FINALITA’ E SEDE
Il Consorzio Interuniversitario ISTITUTO NAZIONALE BIOSTRUTTURE E BIOSISTEMI (INBB) è costituito da:
- Università degli Studi di Ancona
- Università degli Studi di Bari
- Università degli Studi di Bari Politecnico Università degli Studi di Bologna
- Università degli Studi di Catania
- Università degli Studi di Firenze
- Università degli Studi di Genova
- Università degli Studi di Messina
- Università degli Studi di Milano
- Università degli Studi del Molise
- Università degli Studi di Napoli “Federico II” II Università degli Studi di Napoli
- Università degli Studi di Padova
- Università degli Studi di Parma
- Università degli Studi di Pisa
- Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
- Università degli Studi di Sassari
- Università degli Studi di Siena Università degli Studi di Torino Università degli Studi di Trento
- Università degli Studi di Udine Università degli Studi di Verona
Il Consorzio ha lo scopo di promuovere ha lo scopo di promuovere e coordinare le ricerche e le altre attività scientifiche ed applicative nel campo delle Biostrutture e Biosistemi tra le Università consorziate favorendo, da un lato, collaborazioni tra Università, altri Enti di ricerca e/o Industrie e, dall’altro, il loro accesso e la loro eventuale partecipazione alla gestione di Laboratori Nazionali di Biostrutture e Biosistemi, secondo le norme del presente Statuto.
Il Consorzio ha sede legale in Roma e sedi distaccate con unità locali di ricerca presso atenei soci del consorzio e laboratori. Il Consorzio è posto sotto la vigilanza del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
Art.2) – UNIVERSITA’ CONSORZIATE
Fanno parte del Consorzio:
a) le Università che lo hanno promosso;
b) ogni altra Università italiana che ne faccia domanda, previa deliberazione del Consiglio Direttivo;
Art.3) – ATTIVITA’ DEL CONSORZIO
Al fine di realizzare il proprio fine il Consorzio:
a) procede alla Costituzione e alla gestione in proprio di Sezioni e di Laboratori di Ricerca Nazionali e, previ atti convenzionali, costituisce Unità di Ricerca presso Enti pubblici e privati di ricerca;
b) promuove lo sviluppo della collaborazione scientifica tra le Università consorziate ed altri organismi pubblici e privati di ricerca, nazionali ed internazionali, che operano nel campo delle Biostrutture e dei Biosistemi;
c) mette a disposizione delle Università partecipanti attrezzature, laboratori e centri che possano costituire supporto per l’attività dei dottorati di ricerca e nella preparazione dei ricercatori;
d) promuove e incoraggia, anche mediante la concessione di borse di studio e di ricerca, la preparazione di esperti sia di base che negli sviluppi tecnologici e nelle applicazioni delle Biostrutture e dei Biosistemi;
e) avvia le azioni di trasferimento all’ambiente sanitario ed industriale dei risultati della ricerca nazionale ed internazionale in questo campo, anche tramite le attività previste e finanziate secondo il Decreto Legislativo n. 297/99 e successivi regolamenti;
f) cura, anche in collaborazione con l’ambiente sanitario e industriale, la realizzazione di materiali, prodotti e apparecchiature tecnologicamente avanzati;
g) esegue studi e ricerche su commissione di Amministrazioni Statali, Enti pubblici e privati, e fornisce ai medesimi pareri e mezzi di supporto relativi a problemi nel settore delle Biostrutture e Biosistemi.
Al fine di realizzare i propri scopi il Consorzio potrà stipulare convenzioni con le Università e con Enti pubblici e privati, Fondazioni o Società nazionali ed internazionali, che operano in Settori interessati alle attività del Consorzio.
Potrà altresì prendere parte allo studio, alla realizzazione e gestione di iniziative scientifiche nell’ambito di progetti e di accordi di cooperazione internazionale, anche attraverso la partecipazione in Società.
Art. 4) – PATRIMONIO
“Il patrimonio sociale del consorzio risulta costituito: dalle quote consortili; dalle donazioni, lasciti, legati e liberalità debitamente accettati ed acquisiti.
L’importo della quota sociale, già fissato in lire 10.000.000 (dieci milioni), da versare da parte delle Università che intendano consorziarsi successivamente al presente atto, può essere modificato e viene stabilito dal Consiglio Direttivo.”
Ogni altra Università o Istituto di istruzione superiore che, ai sensi dell’art. 2, entri a far parte del Consorzio entro un anno dalla sua costituzione, sarà tenuto al versamento della stessa quota di cui al paragrafo precedente.
Art. 5) – FINANZIAMENTI
Per il perseguimento dei propri scopi il Consorzio si avvale:
1) dei contributi, erogati per le attività del Consorzio, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, da altre Amministrazioni statali e da Enti pubblici o privati italiani o stranieri;
2) di eventuali fondi erogati dalle Università consorziate e dei fondi di pertinenza delle Università consorziate erogati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica con modalità stabilite per convenzione tra le Università stesse ai sensi dell’Art. 12 legge 705 del nove dicembre 1985;
3) dei contributi erogati, in relazione ad accordi internazionali, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, da altre Amministrazioni Statali, da Enti pubblici e privati;
4) dei finanziamenti o contributi da vari Enti e/o soggetti con i quali collabora nell’ambito del perseguimento del proprio oggetto consortile;
5) dei proventi derivanti dalla propria attività svolta sulla base di commesse, contratti e convenzioni con amministrazioni statali e con Enti ed Istituzioni pubblici o privati; nonchè dall’attività di formazione scientifica, tecnica e professionale, oggetto di opportune convenzioni;
Tutti i Finanziamenti, di qualsiasi tipo e genere, dovranno essere utilizzati esclusivamente per il perseguimento dei fini del Consorzio in oggetto, eccettuata una quota pari al 10% (dieci per cento) che dovrà essere destinata a fondo di riserva, e/o alle attività gestionali.
Le rendite derivanti dall’immobilizzazione del patrimonio del Consorzio saranno impiegate in attività di ricerca proprie dell’Associazione in oggetto, denominata – come detto – Consorzio Interuniversitario denominato “ISTITUTO NAZIONALE DI BIOSTRUTTURE E BIOSISTEMI” ove non debbano essere impiegate per ripianamento delle perdite di esercizio.
Art. 6) – ORGANI
Sono organi dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB):
1) il Presidente;
2) il Consiglio Direttivo;
3) la Giunta Esecutiva;
4) il Collegio dei Revisori dei Conti.
I componenti degli organi durano in carica cinque anni e possono essere riconfermati. Il Presidente non può essere confermato per più di un quinquennio successivo.
Art. 7) – CONSIGLIO DIRETTIVO
Fanno parte del Consiglio direttivo dell’Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB):
– il Presidente;
– il Direttore;
– il Direttore del Laboratorio Nazionale di Biostrutture e Biosistemi;
– i Direttori delle Sezioni costituite presso le Università;
– due rappresentanti designati dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST);
– un rappresentante del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR);
– sei rappresentanti, uno per ciascun settore di ricerca di cui all’art. 11;
– un rappresentante dell’ENEA (Ente Nazionale Energie Alternative).
Il Consiglio Direttivo delibera su tutte le materie che riguardano l’organizzazione dell’INBB e sull’attività scientifica e sull’utilizzazione delle risorse a disposizione dell’INBB.
Per la validità delle adunanze del Consiglio é necessaria la presenza di almeno metà più uno dei suoi componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti. Qualsiasi modifica statutaria dovrà essere deliberata da almeno tre quarti dei componenti del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo nomina il Presidente e la Giunta Esecutiva e propone il Direttore.
Il Consiglio Direttivo delibera in materia di convenzioni e contratti, adotta i regolamenti di esecuzione del presente Statuto e delibera su tutte le questioni riguardanti il Consorzio.
Il Consiglio Direttivo può delegare proprie competenze alla Giunta esecutiva.
Il Consiglio Direttivo si riunisce almeno due volte l’anno in seduta ordinaria per discutere ed approvare il Bilancio preventivo e il Conto consuntivo predisposti dalla Giunta esecutiva, per deliberare sulle iniziative scientifiche, sulla istituzione o soppressione di Sezioni e Sottosezioni, nonchè per esprimere il proprio parere sulla relazione del Presidente in merito all’attività svolta nel quinquennio.
Il Consiglio direttivo può inoltre essere convocato ogni qualvolta il Presidente ne ravvisi la necessità o a seguito di richiesta di almeno tre membri della Giunta esecutiva o su richiesta di almeno un terzo dei membri in carica del Consiglio stesso.
Art. 8) – PRESIDENTE
Il Presidente dell’INBB è nominato dal Consiglio Direttivo, tra i professori ordinari appartenenti alla fascia A. Il Presidente nomina due Vicepresidenti tra i membri della Giunta. Egli può delegare in tutto o in parte le sue funzioni ai Vicepresidenti, da cui è sostituito in caso di impedimento o di assenza.
Il Presidente indice le riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva redigendo l’OdG e le presiede partecipando alle deliberazioni di entrambi i collegi con voto determinante in caso di parità.
Il Presidente stipula le convenzioni e i contratti in nome e per conto dell’Istituto e lo rappresenta in giudizio; assicura l’osservanza delle leggi e dei regolamenti entro l’Istituto, ed esercita ogni altra funzione demandatagli dalle leggi o delegatagli dagli organi dell’Istituto.
Il Presidente può delegare talune delle proprie competenze al Direttore del Laboratorio Nazionale e ai Direttori delle Sezioni nell’ambito delle rispettive dotazioni e delle competenze territoriali e scientifiche. Il presidente può altresì delegare talune delle proprie competenze al Direttore Amministrativo.
Il Presidente, al termine del proprio mandato, presenta al Consiglio Direttivo una relazione sul complesso di attività svolte dall’INBB.
Il Presidente, su conforme deliberazione del Consiglio direttivo, nomina il Direttore amministrativo dell’Istituto, il quale dura in carica 5 (cinque) anni e può essere riconfermato.
Art. 9) – GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva è composta dal Presidente, dal Direttore amministrativo e da sei membri nominati secondo quanto previsto all’Art. 11, due dei quali con funzione di Vicepresidente, fra i professori universitari di fascia A.
La Giunta Esecutiva ha il compito:
a) di dare esecuzione alle delibere del Consiglio Direttivo dando indicazioni operative al Direttore;
b) di sostituire il Consiglio Direttivo, in caso di urgenza, adottando i provvedimenti necessari che dovranno comunque essere sottoposti al Consiglio per la ratifica entro 90 (novanta) giorni.
La Giunta esecutiva vigila sull’attività del Laboratorio Nazionale, delle Sezioni e dei gruppi collegati; esamina le proposte per lo sviluppo delle attività dell’Istituto e le richieste di finanziamento, esprimendo in ogni caso il proprio motivato parere da sottoporre al Consiglio Direttivo.
La Giunta esecutiva esercita inoltre tutte le attribuzioni delegate dal Consiglio Direttivo.
La Giunta Esecutiva é convocata dal Presidente ogni volta che questi lo ritenga opportuno ovvero su richiesta di un terzo dei suoi componenti.
Art. 10) – COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
La revisione della gestione amministrativo-contabile del Consorzio é effettuata da un Collegio dei Revisori dei conti, nominato con Decreto del MURST, e dal Consiglio Direttivo ed è costituito da tre membri designati rispettivamente:
a) uno dal Ministero del Tesoro – Ragioneria Generale dello Stato;
b) uno dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica; c) uno dalle Università Consorziate, di comune accordo tra loro.
Il Collegio, che nomina al suo interno il Presidente, dura in carica cinque anni e può essere riconfermato. Il compenso annuo dei componenti del Collegio, iscritto nel passivo del bilancio dell’INBB, è stabilito con delibera del Consiglio Direttivo.
Il Collegio provvede al riscontro degli atti di gestione, accerta la regolare tenuta dei libri e delle scritture contabili, esamina il bilancio di previsione e le eventuali variazioni, il conto consuntivo e i relativi allegati, redigendo apposite relazioni contenenti l’attestazione circa la corrispondenza delle risultanze di bilancio con le scritture contabili e considerazioni in ordine alla regolarità della gestione ed effettua verifiche di cassa.
Il Collegio può assistere alle riunioni del Consiglio Direttivo e della Giunta esecutiva.
Art. 11) – COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI
I sei membri della Giunta esecutiva verranno nominati, su proposta dei ricercatori afferenti all’INBB, dal Consiglio Direttivo, in base alle competenze scientifiche, in rappresentanza di ciascuna dei settori di ricerca dell’Istituto stesso che sono:
1) Biomolecole;
2) Unità Funzionali Biologiche Supramolecolari; 3) Cellule;
4) Biosistemi e Bioregolazioni;
5) Biotecnologie;
6) Biostrumentazione e Bioelettronica.
Art. 12) – ATTIVITA’ DELLE SEZIONI
Le Sezioni del Consorzio sono individuate dal Consiglio Direttivo su base geografica e svolgono un ruolo di coordinamento scientifico ed organizzativo.
Le attività ed il funzionamento delle Sezioni sono definiti da un regolamento deliberato dal Consiglio Direttivo, acquisito un parere in merito dalle Sezioni stesse.
Le Sezioni possono organizzarsi in Sottosezioni.
Art. 13) – COLLOCAZIONE GEOGRAFICA E COSTITUZIONE DEL LABORATORIO NAZIONALE E DELLE SEZIONI
Le strutture scientifiche dell’INBB sono costituite da almeno un Laboratorio Nazionale e una o più Sezioni dislocate sul territorio nazionale che possono raggruppare più sedi secondo criteri territoriali di efficienza, in modo da raggiungere la massa critica necessaria per lo svolgimento dell’attività scientifico-tecnologica programmata. La massa critica viene stabilita nel numero di venti ricercatori per sede, omnicomprensivi dei professori di ruolo e ricercatori universitari afferenti all’Istituto e dei ricercatori interni in organico all’INBB, nonchè di esperti, tutti cooptati previo parere favorevole del Consiglio Direttivo.
Il Consiglio Direttivo provvede ad individuare, mediante un censimento, i ricercatori che operano nelle varie sedi, nei settori di ricerca elencati all’Art. 11.
Sulla base dei criteri oggettivi previsti nell’Art. 14 e delle eventuali indicazioni ministeriali riguardanti l’assegnazione di personale in organico all’Istituto, il Consiglio Direttivo propone al Presidente dell’INBB la sede di ogni Sezione, nonchè i ricercatori e il personale tecnico-amministrativo afferenti al Laboratorio Nazionale e a ogni singola Sezione, nonchè i rispettivi Direttori.
Art. 14) CRITERI PER L’APPARTENENZA ALL’INBB
Le Biostrutture ed i Biosistemi rappresentano l’intersezione e la sintesi tra le scienze della vita (biologia e medicina) e le scienze fisiche ( chimica, fisica, ingegneria e matematica). Al Consorzio INBB possono aderire tutti i professori e i ricercatori universitari che svolgono attività di ricerca in ambito accademico nell’area delle Biostrutture e Biosistemi e che, su loro formale richiesta, vengono accettati dal Consiglio Direttivo, secondo le regole ed i criteri definiti nel presente Statuto.
La valutazione dell’attività scientifica del candidato, sia in termini di contenuti sia in termini di qualità, avverrà sulla base di un’analisi oggettiva degli indicatori bibliometrici in particolare pubblicazioni scientifiche, in numero non inferiore a due per anno nei cinque anni precedenti la domanda, su riviste quotate nel Citation Index.
Tutti gli aderenti vengono suddivisi in due fasce: A e B. Gli aderenti di fascia A, non iscritti ad altri consorzi interuniversitari od Istituti Nazionali, hanno diritto di elettorato attivo e passivo; gli aderenti di fascia B, iscritti ad altri consorzi interuniversitari od Istituti Nazionali o ricercatori ed esperti in ambito universitario non strutturati, hanno il solo diritto di elettorato attivo.
Art. 15) – SETTORI DI INTERESSE SCIENTIFICO
L’approccio biostrutturale e biosistemistico presuppone l`impiego nella progettazione e conduzione della ricerca delle metodologie proprie della fisica, della chimica e dell’ingegneria e della biologia molecolare.
I settori di ricerca tipici dell’Istituto, previsti dall’Art. 11, hanno i seguenti contenuti:
1) Biomolecole
In quest’area di ricerca ricadono lo studio delle metodologie sperimentali, dei modelli e simulazioni computazionali, l’organizzazione strutturale di biomolecole e biosistemi ed i fenomeni fisici che sono alla base dei processi biologici a livello molecolare e cellulare, compresi i meccanismi genetici, presenti negli organismi viventi. Analizza gli aspetti termodinamici e cinetici dei meccanismi vitali. Si occupa dei processi metabolici e dei processi di acquisizione, trasmissione, elaborazione dell’informazione negli organismi viventi anche in relazione agli aspetti patologici ed applicativi in ambito clinico ed in relazione ai processi cognitivi. Caratterizza, progetta e modifica, mediante tecniche fisiche e biofisiche, la struttura e funzionalità di biomolecole di interesse per la salute, l’ambiente e l’alimentazione. Si occupa di progettazione, messa a punto e sviluppo di metodologie e strumentazioni fisiche per i settori biotecnologico, sanitario e del controllo ambientale; del controllo dell’esposizione a sorgenti di radiazioni ionizzanti ed ai campi elettromagnetici in relazione alle diverse caratteristiche di natura fisica e delle modalità di interazione, a livello molecolare e cellulare, con l’organismo vivente. Il settore inoltre copre attività di ricerca mirata alla elaborazione di metodologie e all’utilizzazione di strumentazioni per le indagini diagnostiche cliniche e di laboratorio e per la medicina nucleare. Le tematiche della vita sono affrontate applicando il rigore delle leggi e delle metodologie fisiche e fisico- chimiche. L’indagine sperimentale è condotta utilizzando strumentazione complessa e d’avanguardia ed i dati sperimentali sono sostenuti dall’elaborazione di modelli. Fanno parte di questo settore, inoltre, le ricerche condotte con metodologie biofisiche sull’espressione, duplicazione e trasmissione dell’informazione genetica, sviluppo, differenziamento e proliferazione cellulare.
2) Unità strutturali e funzionali supramolecolari
Quest’area riguarda l’attività di ricerca relativa alle funzioni vitali degli animali e dell’uomo, anche in modo comparato, analizzando come l’organismo vivente ottenga e mantenga l’omeostasi del suo mezzo interno a livello molecolare, cellulare e tissutale, nel contesto delle modificazioni dell’ambiente circostante. Comprende inoltre lo studio dei meccanismi elettrofisiologici e funzionali dei sistemi di trasporto e comunicazione nelle membrane biologiche, della motilità cellulare, nonché le funzioni specializzate delle singole cellule. Analizza inoltre il funzionamento integrato dei diversi organi e apparati nel corso delle attività motorie e in condizioni ambientali estreme. Fanno parte, inoltre, di questa area di ricerca lo studio delle caratteristiche nutrizionali degli alimenti, lo stato di nutrizione, il dispendio e bisogno energetico, l’utilizzo fisiologico dei nutrienti nella dieta. Studia i fondamenti neurobiologici relativi al comportamento e alle interazioni cognitive ed emotive fra il soggetto e l’ambiente.
3) Cellule
Questa area di ricerca studia la chimica della materia vivente a partire dalle sue basi propedeutiche, i processi biologici a livello molecolare, la struttura, le proprietà e le funzioni delle biomolecole, i meccanismi molecolari e di regolazione di biotrasformazioni, catalisi enzimatica, metabolismo, fermentazioni, espressione e regolazione genica, trasduzione dei segnali, comunicazioni intra e intercellulari; i meccanismi biochimici delle funzioni delle cellule procariotiche, dei vegetali, degli animali e dell’uomo anche durante la crescita, differenziamento, sviluppo e apoptosi; l’enzimologia, la bioenergetica; le interazioni biochimiche tra organismi e tra organismi e ambiente; la biochimica dell’ambiente, dell’inquinamento; le metodologie biochimiche per l’identificazione, caratterizzazione e analisi delle biomolecole, la biologia strutturale molecolare, la biocristallografia; le basi biochimiche degli stati patologici, dell’alimentazione e nutrizione dell’uomo e altri organismi; la scienza dell’alimentazione; gli aspetti biochimici comparativi e le specificità biochimiche di cellule, tessuti, organi, organismi uni e pluricellulari e uomo, la biochimica sistematica umana e la biochimica veterinaria sistematica e comparata. Studia inoltre l’analisi delle caratteristiche biochimiche ed evolutive degli acidi nucleici, le interazioni tra acidi nucleici e proteine, tra proteine e proteine e le relazioni esistenti tra la struttura tridimensionale di proteine e acidi nucleici e le funzioni biologiche da essi svolte in tutti gli organismi, virus, procarioti ed eucarioti.
4) Biosistemi
Questo settore considera tutti i processi di interazione e di scambio di informazioni e di materia tra cellule nella loro organizzazione tissutale e nella loro organizzazione di sistema. Tali interazioni includono i processi di riconoscimento e di adesione fra cellule normali e trasformate, la loro implicazione nel controllo del differenziamento cellulare, l’origine e la trasmissione ed elaborazione di segnali di natura fisica e chimica quali quelli delle reti neuronali arrivando sino allo studio dei sistemi sensoriali, motori e metabolici e alla farmacocinetica. In tale area ricadono inoltre lo studio della fisiologia del sistema nervoso e della sua plasticità, del comportamento e delle interazioni cognitive ed emotive fra soggetto ed ambiente e lo studio dei meccanismi molecolari delle malattie degenerative del sistema nervoso. Questa area di ricerca si interessa, anche, della diagnostica per immagini e della radiologia interventistica degli organi e apparati e della medicina nucleare; con competenze su radioterapia generale e oncologica e l’anatomia radiologica clinica. L’area si interessa anche della protezione dalle radiazioni, della radiobiologia medica e della diagnostica per immagini delle attività sportive.
5) Biotecnologie
Questa area di ricerca si occupa delle tecnologie molecolari ricombinanti per ingegnerizzare proteine e organismi; la biochimica industriale, dei microrganismi, dei prodotti di origine biotecnologica e degli xenobiotici compresi i farmaci; le biotecnologie molecolari e ricombinanti e le applicazioni biochimiche, biofisiche e biotecnologiche in campo medico, farmaceutico, agro-alimentare, veterinario, industriale e ambientale. Particolare attenzione è rivolta alle macromolecole che sono coinvolte nella conservazione, nella riparazione, nella duplicazione, nella trascrizione e nella traduzione dell’informazione contenuta negli acidi nucleici, alle macromolecole che sono responsabili dei fenomeni di controllo dell’espressione genica, della proliferazione, differenziamento e trasformazioni cellulari, alle macromolecole che permettono il movimento cellulare, l’interazione tra cellule, lo sviluppo degli organismi multicellulari sia animali sia vegetali. Le tematiche su esposte sono affrontate utilizzando da un lato le tecniche di ingegneria genetica, dall’altro la biocristallografia, le metodiche di caratterizzazione delle macromolecole biologiche anche con strumenti bioinformatici e biofisici.
Ulteriore campo di ricerca è quello dello studio integrato della cellula e degli organismi viventi, con particolare riguardo ai meccanismi di base coinvolti nei processi del comportamento e dell’evoluzione; le applicazioni biotecnologiche e di genetica generale e molecolare delle conoscenze nei processi di cui sopra costituiscono un aspetto pertinente al settore. L’apprendimento e l’utilizzo di tutte le tecnologie biologiche avanzate, comprese le tecnologie ricombinanti e l’utilizzo di animali transgenici.
Ulteriore campo di ricerca coperto sa questa area è quello della terapia genica, dell’utilizzo di enzimi immobilizzati in biorecettori e biosensori e come sistemi modello per il funzionamento della macchina cellulare.
6) Biostrumentazione e Bioelettronica
Quest’area di ricerca copre un settore che nasce dall’integrazione organica delle metodologie e delle tecnologie proprie dell’ingegneria, principalmente dell’informazione, con le problematiche mediche e biologiche delle scienze della vita, dell’ingegneria clinica, del mondo del lavoro e dello sport. Le metodologie di base del settore riguardano la modellistica dei sistemi fisiologici (dai componenti cellulari, agli apparati ed agli organi); la descrizione dei fenomeni elettrici e/o magnetici e le apparecchiature per misurarli e modificarli; l’elaborazione di dati e segnali; le bioimmagini; la rappresentazione della conoscenza medico-biologica. Le tecnologie includono la strumentazione biomedica e biotecnologica (diagnostica, terapeutica, riabilitativa); le protesi, i robot biomedici, i sistemi intelligenti artificiali; i sistemi per la gestione e l’organizzazione sanitaria; l’informatica medica e la telemedicina. Le aree di ricerca avanzata nella biologia e nelle neuroscienze comprendono l’ingegneria delle cellule e dei tessuti, le tecniche informatiche per la neurologia quali la: neuroinformatica. Altro settore di interesse è la bioelettronica con tutte le sue implicazioni di carattere teorico e pratico.
Temi di ricerca di questo settore sono inoltre lo sviluppo di nuove tecnologie e di nuove metodiche per la caratterizzazione analitica di biostrutture sia in cellule e tessuti (citofluorimetria a flusso ed a scansione, spettroscopia laser e ottica, spettroscopia NMR in vivo ed imaging, PET, ecc.), sia a livello atomico (microscopia a effetto tunnel, microscopia a forza atomica)
La ridefinizione dei Settori e dei loro contenuti puo` venir effettuata dal Consiglio direttivo ogni quinquennio.
Art.16) – GESTIONE FINANZIARIA
L’attività del Consorzio è organizzata sulla base di programmi pluriennali di attività.
L’esercizio finanziario inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno. Il Consiglio Direttivo approva entro il 30 ottobre di ciascun anno il bilancio di previsione predisposto dalla Giunta, contenente tra l’altro il programma delle attività scientifiche. Entro i termini previsti dalla legge approva il conto consuntivo presentato al Consiglio stesso dalla Giunta esecutiva e contenente, tra l’altro, la relazione sulle attività svolte nell’esercizio immediatamente scaduto.
Il bilancio di previsione e il conto consuntivo sono inviati al Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica nei 15 (quindici) giorni successivi e alle Università consorziate per conoscenza.
Art.17) – PERSONALE
La dotazione organica, lo stato giuridico ed il trattamento economico del personale del Consorzio sono stabiliti in apposito regolamento adottato dal Consiglio Direttivo e approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.
Detto regolamento sarà predisposto tenendo conto, ove possibile, della disciplina economica e giuridica del corrispondente personale Universitario.
In relazione a particolari esigenze della ricerca, il Consorzio potrà procedere alla assunzione, mediante contratti a termine, di personale, anche di cittadinanza straniera, di alta qualificazione scientifica o tecnica, secondo le norme del regolamento di cui al precedente comma.
Art.18) DURATA E RECESSO
Il Consorzio ha una durata iniziale di anni 10 (dieci). Tale durata potrà essere prorogata, almeno per un quinquennio a volta, dal Consiglio Direttivo con la maggioranza qualificata di due terzi dei suoi componenti.
E’ ammesso il recesso di ciascuno degli Enti previa disdetta da inviare almeno sei mesi prima della fine dell’esercizio finanziario.
Nel caso di recesso la quota di partecipazione del consorziato che recede accresce proporzionalmente quelle degli altri.
Art.19) SCIOGLIMENTO DEL CONSORZIO
Il Consorzio si può sciogliere per deliberazione presa con il voto favorevole di almeno tre quarti dei componenti del Consiglio Direttivo.
Allo scioglimento del Consorzio, i beni che restano dopo la liquidazione sono devoluti alle Università costituenti il Consorzio, proporzionalmente al loro apporto effettivo
Art.20) REGOLE DI ATTUAZIONE
Entro 6 mesi dalla data di insediamento del Consiglio Direttivo, saranno adottati i regolamenti di esecuzione del presente Statuto.
In particolare:
1) il regolamento organico del personale e l’ordinamento dei servizi;
2) il regolamento di amministrazione e contabilità;
3) il regolamento di funzionamento degli organi.
ART. 21)
Per tutto quanto non previsto nel presente Statuto valgono le norme di cui agli articoli 11 e segg. del Codice Civile.