Il Servizio sanitario pubblico è il primo malato in Italia

Il Prof. Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma e aderente del Consorzio I.N.B.B., ha, negli ultimi mesi, offerto un prezioso contributo per indicare una nuova via di evoluzione percorribile per il Servizio Sanitario pubblico nazionale (SSN), anche come componente del Tavolo tecnico per l’umanizzazione delle cure e il benessere organizzativo, istituito dal Ministro Schillaci presso il Ministero della salute (DM_Tavolo umanizzazione_signed_240316_094827) .

In particolare, a fine ottobre ’24, è stato pubblicato da “Il Sole 24 ore” un interessante articolo di Massetti dal titolo “Perché è necessario cambiare il modo di curare e l’erogazione delle prestazioni” (Massetti-1.pdf). Nel testo vi è una precisa proposta di riorganizzazione dell’offerta sanitaria in modo che sia focalizzata sul paziente e non sulle singole prestazioni sanitarie.

Un secondo articolo dal titolo “Cambiare paradigma per salvare la Sanità” (Massetti 2.pdf), pubblicato da “Il Sole 24 ore” il 24/11/2024 individua, all’indomani del grande sciopero di settore, la necessità di condividere un approccio bipartisan per migliorare la situazione del SSN che necessita, come indicato da un nutrito gruppo di medici, una rivoluzione organizzativa nell’interesse dei cittadini e di una maggiore sostenibilità del sistema.

Infine “Il Sole 24 ore” il 28/12/2024 ha pubblicato un terzo articolo dal titolo “Un nuovo paradigma per umanizzare il percorso di cura” (Massetti 3) in cui Massetti illustra le novità positive previste nella Finanziaria, a partire dall’incremento delle risorse che dovrebbero accelerare la transizione digitale del SSN e permettere di aumentare il numero dei medici. In particolare è stato previsto (vedi commi 360-364 della Legge 207 del 30/12/2024 ) anche l’avvio di “protocolli organizzativi sperimentali” negli enti che erogano servizi di cura del SSN e nelle strutture sanitarie private. Si tratta del primo passo per promuovere il nuovo paradigma (come recita nel comma 361) focalizzato sulla “centralità della persona umana, della umanizzazione della cura, della soddisfazione dei bisogni complessivi del malato”.